I Sordi Italiani, che mi onoro di rappresentare quale Presidente Nazionale dell’ENS, riconosciuto per legge (Legge 698/50 e DPR 31.03.1979) a tutela dei loro interessi, sono stanchi di dover sopportare la quotidiana discriminazione operata dalla RAI, che li esclude inopinatamente da tutti quei programmi televisivi di primaria importanza e/o di particolare rilevanza dal punto di vista informativo, culturale, approfondimento politico ecc., sia pre-registrati sia in diretta, nelle fasce orarie di maggior ascolto, in quanto privi di sottotitolazione e/o della traduzione in LIS (Lingua dei Segni Italiana) a dispregio di quanto previsto dal Contratto di Servizio, che tra l’altro è anche scaduto e dovrà essere rinnovato per il triennio in corso.
Inoltre quelle poche trasmissioni che vengono sottotitolate il più delle volte sono incomprensibili e di pessima qualità, fornendo così un servizio offensivo della dignità degli utenti sordi.
Per tali ragioni i Sordi Italiani hanno proclamato lo stato di agitazione perché stanchi di questa palese e continua discriminazione, che viola i più elementari diritti costituzionali di uguaglianza e partecipazione alla vita politica, sociale e culturale del Paese.
I Sordi Italiani non sono più disposti ad attendere oltre le promesse fatte e mai mantenute, nonché a continuare a subire l’atteggiamento della RAI, totalmente irrispettoso nei loro confronti, che ignora completamente anche quei diritti sanciti dalla Convenzione ONU, di cui il Parlamento Italiano si è fatto garante, ma che vengono ogni giorno impunemente calpestati da un’Azienda che dovrebbe rendere un servizio pubblico alla collettività intera e non solo a quella più fortunata.
Qualora non vengano fornite nell’immediato assicurazioni e attuati concreti interventi per sanare questa vergognosa situazione, i Sordi Italiani preannunciano diffuse azioni di protesta per salvaguardare i loro diritti di cittadini che al pari degli udenti pagano per intero il canore RAI.