Il mare per unire: culture, realtà, diversità e unicità

Questo è lo slogan che avrebbe potuto firmare la partecipazione del gruppo dei sordi alla crociera Costa che si è svolta dal 28 aprile al 5 maggio scorsi. Un’esperienza che ha visto un centinaio di partecipanti, quasi tutti sordi, al viaggio organizzato dall’area sociale dell’ENS Nazionale. Dopo quasi un anno di lavoro in cui abbiamo avuto continui contatti con l’agenzia di viaggi e la stessa Costa, quella domenica abbiamo visto il porto di Venezia brulicare di partecipanti ansiosi ed emozionati per il viaggio che per molti rappresentava una prima volta. Per tutti la si poteva considerare la prima volta perché era la prima nel suo genere organizzata dall’ENS nazionale. Una sfida che abbiamo voluto prendere in mano e portare fino alla fine. E con grande soddisfazione possiamo dirci contenti ed entusiasti dei risultati.

La partenza, per quasi tutto il gruppo, era da Venezia. Dopo il disbrigo delle formalità dell’imbarco, alla spicciolata siamo saliti sulla nave e molti hanno approfittato del buffet che accoglieva tutti i crocieristi affamati. Abbiamo visitato la nave in libertà e dopo esserci raccolti tutti insieme, Costa ha preparato appositamente per noi, l’esercitazione di emergenza con l’interprete che traduceva le informazioni e le raccomandazioni del personale. La successiva fermata a Bari ha accolto i rimanenti sordi che hanno così completato la squadra e, dopo le dovute informazioni sulla sicurezza, abbiamo continuato a goderci la nave e a scoprirne tutti i luoghi più interessanti: terrazzi, vedute, piscine, idromassaggi, campi giochi per bambini, i corridoi con disegni a tema dei più famosi film italiani e il bellissimo teatro.

Le colazioni e i pranzi erano a completa libertà. Si potevano fare sia al ponte 9 dove c’era il buffet “Il tulipano nero” oppure al “Gattopardo”, il ristorante che tutte le sere ci accoglieva alle 18 e 30 per una cena dove i camerieri non sbagliavano mai e sapevano come ricordarsi tutti i piatti che avevamo ordinato… bravissimi e molto simpatici. Il gruppo dei sordi si è ambientato facilmente, nonostante qualcuno si fosse quasi perso per l’immensa nave, attirato da tutte le belle cose da vedere. Abbiamo potuto fare amicizia con sordi da diverse parti d’Italia: Puglia, Veneto, Lombardia, Emilia Romagna… e qualcuno ha fatto amicizia anche con altri ospiti della nave! L’area sociale, per proporre un intrattenimento più “personalizzato”, oltre ai mille intrattenimenti che la Costa Fascinosa già offre, ha contattato una compagnia teatrale ucraina di sordi, già famosi per le loro esibizioni in diverse parti del mondo. Questi, in un paio di serate, hanno dimostrato come il divertimento e la curiosità suscitata in noi non avesse confini linguistici!

La nave si è fermata in altri porti: Olimpia in Grecia, Smirne e Istanbul in Turchia, Dubrovnik in Croazia. Per ogni fermata della nave avevamo scelto uno tra i vari tour organizzati da Costa cui abbiamo affiancato 2 interpreti che hanno sapientemente tradotto le spiegazioni delle guide. Ci hanno quindi dato l’occasione di scoprire non solo le interessanti peculiarità storiche e mitologiche dei vari luoghi archeologici visitati nelle diverse fermate, ma anche di conoscere abitudini e curiosità sulle città che vedevamo a piedi o dai finestrini dell’autobus che ci ha accompagnato. Ci sono state molte domande fatte dal nostro gruppo che ha dato soddisfazione alle guide perché ci siamo dimostrati attenti e interessati alla storia di paesi e culture diverse per posizione geografica e lontane nei tempi del loro massimo splendore architettonico.

Nel pomeriggio di sabato 4 maggio, mentre la nave affrontava una giornata di navigazione, utile per portarci da Istanbul a Dubrovnik, abbiamo organizzato un momento di incontro in cui l’avv. Franca Contini, compagna del cav. Gino Avanzo ha presentato una breve relazione sulla lingua dei segni e sull’importanza di una scelta educativa per tutti i sordi. Di seguito, il presidente nazionale Petrucci e il vicepresidente cav. Bassani, hanno esposto il loro pensiero su questa crociera come momento di incontro e di arricchimento culturale. Per chiudere il pomeriggio, abbiamo consegnato uno splendido leone di San Marco in vetro di Murano, all’avv. Franca Contini, al presidente nazionale Petrucci, al gruppo teatrale ucraino e a Margherita Galli della Costa Fascinosa, in segno di ricordo per questa splendida esperienza. Doveroso era anche un segno di ricordo alle varie rappresentanze delle sedi ENS provinciali e regionali intervenuti come ospiti alla nostra crociera. Inoltre a tutti gli altri partecipanti, abbiamo consegnato un piccolo ricordo (chi un ciondolo, un portaborse, un tappo da bottiglie o dei gemelli da camicia) in vetro di Murano, contando che rimanga come un oggetto che possa far tornare alla mente il viaggio, il divertimento, la cultura e la spensieratezza vissute in quei giorni.

Per dovere di cronaca dobbiamo riportare il momento di tensione che ci ha visto partecipi il venerdì sera, durante il viaggio tra Istanbul e Dubrovnik. Erano le 21 e 30 e, finita la cena, ci stavamo godendo delle chiacchierate in compagnia, alcuni erano tornati in cabina, altri in teatro a vedere gli spettacoli, altri ancora si godevano una passeggiata in nave. Con una certa lentezza, ma costantemente, abbiamo visto il pavimento della nave inclinarsi e noi stessi ci siamo messi in piedi cercando di capire cosa stesse succedendo. Piatti, tazzine, bicchieri rotti, hanno evidenziato l’attimo di spavento. Il momento di paura in verità non è durato molto, all’incirca 10 minuti, dopo i quali la nave si è rimessa diritta proseguendo la navigazione. I sordi hanno dimostrato di avere molto sangue freddo, gli udenti che potevano, hanno tradotto i 2 messaggi di avviso del comandante: la manovra era stata fatta per evitare una barca a vela che ci stava tagliando la strada! Il timoniere al comando della nave, per evitare di speronare la barca, ha compiuto così una manovra di emergenza che non ha procurato danni all’altra barca e nessuno nel nostro gruppo ha avuto disagi, anzi, dopo lo spavento ci siamo fatti una risata, un modo per sfogare la paura accumulata. Il capitano poi ha fatto visita di persona nei vari piani per rassicurare i passeggeri su quello che era successo.

Questo, e forse il terribile traffico di Istanbul, sono stati gli unici momenti che non hanno comunque offuscato il divertimento del viaggio che si è svolto tra passeggiate culturali, divertimenti a bordo e fuori nave e un po’ di shopping per riportare ai nostri amici a casa i bei momenti passati in terra straniera. Come conclusione, potremo dire che il mare è stata l’occasione e il mezzo per unire culture, realtà diverse in una unicità di esperienza che speriamo possa rimanere nel cuore di tutti i partecipanti e fissate nelle migliaia di foto fatte. Alcune di queste hanno già tappezzato i vari profili di Facebook dei partecipanti e altre le abbiamo raccolte in un piccolo video pubblicato qui sul sito dell’ENS.

Come nota finale ringraziamo l’agenzia Hirondelle di Treviso per essersi occupata della organizzazione tecnica tenendo i contatti con Costa e aiutandoci ad arrivare ad avere un viaggio così bello. Infine, ma non meno importante, ringraziamo: la guest relation manager della Costa Fascinosa Margherita Galli per essersi fatta in 4 per noi e non averci mai detto di no, Marco Ramot per tutta l’organizzazione a monte che ha dato al nostro gruppo molti vantaggi che altre compagnie di navigazione non concedono (come ad esempio gli avvisi luminosi all’interno delle cabine), i camerieri e tutto l’equipaggio della nave che veramente ci hanno coccolato e viziato durante tutto il nostro viaggio. Un ringraziamento lo facciamo noi dell’Area Sociale per la partecipazione numerosa e per la pazienza che tutti i croceristi hanno avuto nei nostri confronti nei momenti in cui magari tutto non era stato pensato perfettamente. Avete capito quanto è difficile prevedere tutto e, cosa più importante, avete colto il vero spirito della crociera, la serenità di abbandonarsi ad una esperienza di relax, divertimento e cultura.

Il mare per unire: culture, realtà, diversità e unicità. Speriamo di poter espandere e ripetere questa esperienza in altre occasioni, dimostrando che la cultura sorda è affamata di sapere, di imparare e fare nuove esperienze. Era l’obiettivo del nostro viaggio: aprire le menti a nuove possibilità. Conoscere nuovi posti e nuove persone ci rende persone migliori! Ci fa capire quanto il mondo abbia da offrirci e quanto possiamo ancora allargare i nostri orizzonti!

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