Richiesta incontro con il Presidente del Senato della Repubblica

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L'Ente Nazionale Sordi che mi onoro di rappresentare, è l'Ente Morale che, ex lege 698/50, rappresenta, tutela e protegge i sordi in Italia. L'E.N.S. in 80 anni della sua storia ha contribuito in maniera fondamentale al miglioramento della qualità della vita dei sordi italiani e soprattutto è riuscito a conseguire diritti prima preclusi ai sordi. Tra le diverse battaglie che ancora oggi conduce l'E.N.S., una più delle altre preme segnalare alla Sua cortese attenzione anche in ragione delle recenti Sue parole sull'argomento.

I sordi italiani aspettano da tempo il riconoscimento della Lingua dei Segni Italiana (LIS), il mezzo di comunicazione più diffuso tra i sordi. Il Senato, nella scorsa Legislatura, si era già espresso favorevolmente in tal senso accogliendo integralmente le richieste dei sordi italiani, purtroppo con la lettura alla Camera il Disegno di Legge è stato dapprima stravolto e poi, a causa della fine della Legislatura, non approvato.

Colgo l'occasione, con la presente, per chiederLe innanzitutto un incontro ufficiale per poterLe illustrare più approfonditamente la problematica e rappresentarLe in maniera più dettagliata i disagi che quotidianamente vivono i sordi per il mancato riconoscimento della LIS.

In attesa di questo incontro, che spero Ella vorrà accordare, con la presente sono a chiederLe di consentire, ai Senatori che ne facessero richiesta, la possibilità di usufruire di interpreti LIS messi a disposizione gratuitamente dall'E.N.S. al fine di rendere accessibili i lavori delle Sedute Pubbliche del Senato.

I sordi sono spesso tagliati fuori dalla vita politica del Paese e anche loro hanno il diritto di parteciparvi e, al pari degli udenti, di assistere alle sedute pubbliche del Senato. Meglio sarebbe se questo servizio, l'interpretariato in LIS, fosse esteso a tutti gli interventi dei Senatori nelle predette sedute, ad ogni modo se Ella consentirà di avviare la fase sperimentale, permettendo ai Senatori che ne facessero richiesta di avvalersi dell'interprete messo a disposizione dall'E.N.S., potremmo ritenerci già soddisfatti.

La soddisfazione di cui sopra sarebbe duplice perché oltre a rendere accessibili anche ai sordi gli interventi dei Senatori che eventualmente richiedessero il servizio, sarebbe anche un modo per sensibilizzare l'Italia sul problema della disabilità sensoriale in particolare di quella della sordità spesso ignorata o dimenticata, non per questo i sordi sono anche definiti "i disabili invisibili".

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