Un altro passo verso il riconoscimento della LIS!

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La Commissione Cultura e Pari Opportunità della Regione Lazio, presieduta da Eugenio Patané, ha approvato la proposta di Legge Regionale, che andrà discussa in Aula, Disposizioni per la promozione del riconoscimento della lingua italiana dei segni e per la piena accessibilità delle persone sorde alla vita collettiva. Disciplina dello screening uditivo neonatale. La Commissione Bilancio ha inoltre approvato lo stanziamento di 200.000,00 € per la realizzazione degli interventi di cui all’ articolo 2.
Il Presidente Patané ha dichiarato che "è un risultato che abbiamo raggiunto anche grazie all’ importante e fondamentale contributo dato da tutti i soggetti e da tutte le associazioni che hanno partecipato alle audizioni svolte in commissione".

La Consigliera Regionale Cristiana Avenali a riguardo ha dichiarato “Con l’approvazione della proposta di legge n° 98/2013 il Consiglio regionale del Lazio fa un deciso passo avanti nella garanzia dei diritti delle persone sorde, favorendo il riconoscimento e l’utilizzo della Lingua dei Segni Italiana, e promuovendo le nuove tecnologie nei percorsi formativi, nella comunicazione e negli eventi pubblici. Anche il Fondo istituito, di 200 mila euro, è utile a promuovere servizi di informazione, campagne di sensibilizzazione anche per lo screening uditivo neonatale. Nella proposta di legge è prevista la collaborazione con le Associazioni che rappresentano e tutelano gli interessi delle persone sorde, come l’Ente Nazionale Sordi, che considero un passaggio necessario per assicurare la reale interazione con i beneficiari di una legge che dovrà garantire strumenti e risorse per circa 5.000 cittadini sordi che abitano nel Lazio, nonché la promozione di corsi di comunicazione e di interpretariato della LIS per insegnanti e operatori socio-sanitari. Ritengo fondamentale che la Regione Lazio si doti al più presto di una legge sul riconoscimento, ma anche  sulla diffusione l’acquisizione e l’uso della Lingua dei Segni Italiana, sancendo il diritto di libera scelta delle modalità di comunicazione, dei percorsi educativi, degli ausili utilizzati per il raggiungimento della piena integrazione delle persone sorde

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