Videomessaggio del Presidente Nazionale ENS - Obiettivo LIS

Buongiorno a tutti i sordi d’Italia, voglio darvi informazioni riguardo a “Obiettivo LIS”.
Lo scorso anno è stato presentato un Disegno di Legge che è stato inviato a tutte le sedi ENS.

Alcuni parlamentari l’hanno già presentato e poi, nel mese di gennaio 2014, è stato fatto il Convegno “Obiettivo LIS” per la presentazione del Disegno di Legge che è aperto a tutti a 360 gradi, condiviso da tutti poiché l’ENS ha come obiettivo l’abbattimento delle barriere alla comunicazione.

Da gennaio ad oggi, il Disegno di Legge non è andato avanti. Dopo vari contatti con i parlamentari, le loro sono risultate solo “parole al vento” senza alcun impegno reale. Per questo l’ENS ha pensato di organizzare questa mobilitazione a livello nazionale proprio per richiamare l’attenzione e ottenere un reale impegno da parte dei parlamentari, per riuscire a conquistare questo riconoscimento, così come previsto dalla Convenzione ONU.

Non avendo ottenuto alcun impegno, infatti, l’ENS ha deciso di scendere in piazza occupandosi degli incontri istituzionali di competenza, mentre i membri che fanno parte dell’organizzazione e del Comitato Scientifico si occuperanno del lavoro tecnico, in modo tale da affrontare le Istituzioni con l’aiuto di tecnici specializzati in materia.

Questa manifestazione ha come obiettivo il riconoscimento della LIS e qualsiasi associazione o persona sia interessata a dare il proprio supporto può scriverci una mail perché insieme siamo più forti.

È importante sia per noi che per voi. Il Disegno di Legge verrà pubblicato sul sito e chiunque potrà visionarlo, verrà tradotto da una persona sorda, Umberto Insolera, che lo spiegherà insieme alla Convenzione ONU, in modo tale da consentirvi di capirne il significato. Questo perché ci sono parlamentari che hanno presentato disegni di legge diversi l’uno dall’altro e ciò può arrecare danno a noi sordi.

Il Disegno di Legge presentato dall’ENS, invece, è aperto a 360 gradi il che vuol dire che prevede la scelta libera di ogni persona di decidere (essere bilingue, oralista, segnante, impiantato, etc.) e di essere tutelata qualsiasi sia la modalità di comunicazione scelta.

Adesso vi riporto alcuni esempi che riguardano le difficoltà di comunicazione che si incontrano nella vita quotidiana: negli ospedali così come, ad esempio, all’interno dei musei, dove ci sono problemi di accessibilità appunto, non essendoci il riconoscimento ufficiale della LIS, le Istituzioni non sentono l’obbligo di rendere più accessibili questi luoghi alle persone sorde. Così come accade anche per l’accessibilità alle reti televisive, ai telegiornali, all’informazione sportiva e alle trasmissioni in diretta dove si potrebbe consentire la piena informazione anche alle persone sorde. Proprio per questo motivo è stata inviata una lettera per richiedere la piena accessibilità e abbiamo avuto incontri con le reti private ma qualcuno ha scritto che forse non è necessario il servizio di interpretariato e che è sufficiente la sottotitolazione.

Ancora oggi mi sento discriminato anche se in Italia tutti credono che noi sordi non abbiamo nessuna difficoltà. Ancora oggi i nostri diritti non valgono nulla e siamo discriminati e, infatti, la differenza tra noi e gli immigrati è che, quando loro si presentano, hanno a disposizione l’interprete pagata dalle Istituzioni mentre noi sordi non abbiamo diritto ad avere l’interprete neanche quando ci presentiamo a fare una denuncia. Ci sentiamo discriminati più noi sordi che una persona che viene da un Paese straniero e quindi il servizio che viene offerto agli immigrati non è offerto a un sordo italiano. E infatti noi sordi non ci sentiamo tutelati perché per qualsiasi informazione, in qualsiasi ufficio pubblico per disabili, non riusciamo ad avere la piena accessibilità all’informazione come, invece, potrebbe averla un altro disabile, perché non riusciamo a comunicare con gli addetti agli uffici ed è per questo motivo che sono stati fatti tanti errori.

Chiedo quindi ai sordi d’Italia di raccogliere la propria testimonianza realizzando un video da inviare alla Sede Centrale che verrà inserito sul sito nazionale, in quanto per noi è importante avere delle testimonianze documentate da presentare alle Istituzioni in modo tale da far capire le vere problematiche delle persone sorde.

Mi auguro che l’essere uniti ci possa portare a questo importante riconoscimento. Dall’11 al 19 novembre sarò a piazza Montecitorio a fare lo sciopero della fame affinché il Disegno di Legge venga portato avanti. Il giorno 20, invece, ci sarà una mobilitazione nazionale con un percorso dedicato affinché venga rispettata la Convenzione ONU e le Istituzioni diano attenzione alla nostra categoria.

Vi aspetto tutti il 20 novembre perché UNITI possiamo far valere i nostri diritti.
Grazie per l’attenzione.

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