ISEE: la sentenza del Tar Lazio impone un chiarimento da parte del Ministero del Lavoro

ministero-lavoro

L’11 febbraio u.s. il TAR del Lazio ha accolto 3 ricorsi presentanti contro il DPCM 159/2014, il Regolamento che ha modificato i criteri di calcolo ed i campi di applicazione dell’ISEE.

In particolare, sono state dichiarate illegittime due norme del regolamento:

Secondo i giudici amministrativi non è dato comprendere per quale ragione, nella nozione di reddito che dovrebbe riferirsi a incrementi di ricchezza idonei alla partecipazione alla componente fiscale di ogni ordinamento, sono stati compresi anche gli emolumenti riconosciuti a titolo meramente compensativo e/o risarcitorio a favore delle situazioni di disabilità, quali le indennità di accompagnamento, le pensioni INPS alle persone che versano in stato di disabilità e bisogno economico, gli indennizzi INAIL.

“Si tratta di una pronuncia che incontra il favore della FAND che, avendo preso parte al tavolo di confronto aperto a suo tempo dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali sulla riforma dell’ISEE, ha da sempre manifestato il proprio dissenso sui criteri di calcolo fissati nel nuovo regolamento” afferma il neo-eletto Presidente Nazionale FAND Franco Bettoni; “tuttavia, sarà necessario adesso capire cosa intende fare il Ministero del lavoro per ovviare alla fase di incertezza che inevitabilmente si apre, almeno nel breve periodo, sull’efficacia pratica del disposto” aggiunge Bettoni.

La FAND attende dunque che i Ministeri del lavoro e dell’economia forniscano nuove indicazioni conformi alla pronuncia, sulla base delle quali l’INPS potrà modificare il proprio sistema informatico per consentire ai CAF il rilascio di DSU aggiornate.

Allegati:
Scarica questo file (Comunicato sentenza tar lazio su nuovo ISEE.pdf)Comunicato sentenza tar lazio su nuovo ISEE.pdf169 Kb

Share