AGRIGENTO, Sit in di protesta per il Riconoscimento della LIS.

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Si è svolto venerdì  14 novembre c.a.  una manifestazione davanti alla Prefettura di Agrigento  per protestare contro la mancata approvazione della proposta di legge sul riconoscimento della Lis (Lingua dei segni italiana).

Rappresentanti del Consiglio direttivo dell'Ente Nazionale Sordi Sezione Provinciale di Agrigento  e della Rappresentanza Intercomunale ENS di Sciacca (AG) sono stati ricevuti dal vice prefetto vicario il quale spiega – ho seguito attentamente la mozione presentata impegnandomi a trasmettere un sollecito agli organi governativi competenti e ho espresso solidarietà e condivisione di questa protesta per il ritardo nel riconoscimento della Lingua dei segni, importante per l'abbattimento delle barriere comunicative».

«La nostra vita - evidenzia il presidente Sebastiano Caruso - la vita delle persone sorde, sordo-cieche e con disabilità uditiva fa i conti ogni giorno con le invisibili barriere della comunicazione e della relazione.

La discriminazione è una inseparabile compagna del bambino a scuola, dove manca sostegno e assistenza alla comunicazione; del giovane che più si avvicina ai gradi di istruzione superiore e più trova difficoltà; dell'adulto costretto a lottare per un lavoro, per avere accesso ad informazioni in una stazione ferroviaria, in un pronto soccorso; delle donne che a causa della sordità subiscono una maggiore e continua emarginazione sociale; degli anziani che vengono posti ai margini; delle persone sordo- cieche e/o con disabilità multipla, che solo grazie alle loro famiglie e alle Associazioni riescono a condurre una vita degna di questo nome.

Nell'Unione Europea sono oltre 30 le lingue dei segni in uso e la maggior parte dei Paesi negli anni si è dotata di strumenti volti a tutelare, studiare, promuovere e diffondere le rispettive lingue dei segni. Le lingue dei segni sono riconosciute in Austria, Finlandia, Portogallo e Ungheria e tutelate in Belgio, Bulgaria, Cipro, Danimarca, Estonia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia. Gli Stati in cui mancano riferimenti certi al riconoscimento delle lingue dei segni sono Italia, Lussemburgo e Malta». Ad oggi, però, i sordi italiani ancora aspettano il riconoscimento di questo diritto fondamentale e per questo analoghi sit-in sono avvenuti in questi giorni in tutta Italia. L'iniziativa rientra nell'ambito della più ampia attività di protesta nazionale per i diritti delle persone sorde in programma il 20 novembre c.a. a Roma.

Ringrazio i promotori di questa iniziativa nominata OBIETTIVO LIS, Daniele Barbadoro.

In allegato il video su youtube e la rassegna stampa.

Grazie per l'attenzione e buona visione per il video della manifestazione.














 

 

 

Allegati:
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