Presidio civile contro la mancata approvazione della proposta di legge di riconoscimento della Lingua dei Segni Italiana 12/11/2014

tt 020A Trapani, come in tutta Italia, manifestazione davanti la sede della Prefettura. Consegnata al Prefetto della città la mozione con le ragioni della protesta. Si chiede il riconoscimento di un sacrosanto diritto che non comporta oneri a carico dello Stato.

Mercoledì 12 novembre dalle ore 8,30 alle ore 12,00 si è svolto un presidio di protesta civile davanti la sede della Prefettura di Trapani, per manifestare contro la mancata approvazione della proposta di legge sul riconoscimento della LIS (Lingua dei Segni Italiana),presentata dall' ENS - Ente Nazionale Sordi e sostenuta da diverse forze politiche ma bloccata alla XII Commissione Affari Sociali e a tutt' oggi, a distanza di diversi mesi, non ancora esaminata.

Nello stesso giorno in tutta Italia hanno avuto luogo analoghe manifestazioni davanti alle Prefetture che rappresentano in sede locale la presenza dello Stato.

Il prefetto della città di Trapani, Dott. Leopoldo Falco, ha ricevuto dalla delegazione dell'ENS Sezione Provinciale la mozione con le ragioni della protesta e la richiesta di inoltrarla agli organi Governativi competenti.

 "I Sordi italiani sono stanchi", ha affermato il Presidente della Sezione Provinciale ENS di Trapani, Pietro Lombardo "di attendere ancora il riconoscimento di un sacrosanto diritto, che non comporta oneri a carico dello Stato e che oggi è riconosciuto anche dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, ratificata il 3 marzo 2009 con la legge n. 18.Questa volta non ci accontenteremo di false promesse e la nostra mobilitazione si protrarrà ad oltranza,fino a quando non verrà sbloccato l'iter legislativo del provvedimento."

Il Prefetto, Dott. Leopoldo Falco, considerando la civiltà e la bontà della richiesta di approvazione della proposta di legge di riconoscimento della Lingua dei Segni Italiana (LIS), ha assicurato l'inoltro della mozione agli Organi Governativi competenti ed ha manifestato il suo impegno ed il suo sostegno alle nostre istanze, sottolineando l'importanza dell'adeguamento alle direttive ONU e del riconoscimento del dell'identità linguistica.

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