I corsi di sensibilizzazione sulla LIS hanno l'obiettivo di fornire un approccio corretto al mondo della sordità attraverso nozioni basilari utili a stimolare l'interazione e la comunicazione tra le persone sorde e udenti, la conoscenza della storia, lingua, cultura e vita sociale dei sordi e di elementi di base della Lingua dei Segni Italiana (LIS).
Tra i 23 corsisti formati, anche due persone sorde non segnanti, che da poco si sono avvicinate alla comunità sorda siracusana, e due genitori di un bambino sordo, che forse, attraverso questo corso, e attraverso l'esperienza portata dai docenti, esperti in lingua dei segni, quelli di teoria, e sordi, quelli di pratica, avranno imparato a capire meglio il loro figlio e a comunicare con lui in maniera efficace. Erano presenti, inoltre, insegnanti, curricolari e di sostegno, ma anche semplici curiosi che, a quanto hanno detto a conclusione, grazie a questo corso, hanno potuto accorciare le distanze culturali e umane con i sordi, scoprendo una lingua che non si crede così ricca e complessa, ma anche svelando alcuni interrogativi che spesso tra gli udenti non trovano risposta, come ad esempio come fanno i sordi a "parlare al telefono?" o "svegliarsi al mattino?". Operazioni che nel mondo udente presuppongono l'uso del canale uditivo e che sembrano impossibili pensando ad un'epoca in cui gli sms e i cellulari non esistevano ancora.
Grande soddisfazione per i risultati raggiunti, viene espressa dai docenti, Andrea Burgio,Teresa Alcoraci, Daniela Campisi e Carmelina Amato, e soprattutto dal Presidente della Sezione Provinciale ENS Salvatore Risuglia, che da sempre si batte per favorire l'integrazione dei sordi attraverso la diffusione, tra gli udenti, della conoscenza della sordità e della lingua dei segni.
Data le numerose richieste pervenute e l'interesse suscitato, si pensa di programmare un altro corso per il prossimo autunno.