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Ancora polemiche sulla LIS: intervista con il Presidente Nazionale dell’ENS Giuseppe Petrucci

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"Insensata, pretestuosa e provocatoria" così il Presidente Nazionale dell'Ente Nazionale Sordi Petrucci definisce la posizione di un'associazione di famigliari dei sordi sulle dichiarazioni recentemente espresse sulla Lingua dei Segni Italiana dal cantautore Daniele Silvestri durante l'esibizione nel "concertone" del I maggio.Il Presidente Petrucci rispedisce al mittente tutte le osservazioni espresse da questa associazione nei confronti della LIS ricordando che "la Lingua dei Segni è un importante strumento di comunicazione per i sordi, forse il più importante, che consente alle persone sorde di abbattere le "barriere della comunicazione" e l'integrazione nella società".

Presidente è vero che l'Italia ha una tradizione prevalentemente oralista?

"L'affermazione secondo la quale l'"Italia è di tradizione oralista" è quanto meno opinabile se non addirittura falsa. L'Italia, come in altri Paesi, hanno convissuto e convivono tra le persone sorde diversi modi di comunicare tra i quali vi è la LIS che riveste un ruolo fondamentale perché è appunto la più diffusa".

Dunque l'ENS si batte per il riconoscimento della LIS a scapito della sottotitolazione e degli impianti cocleari?

"Niente affatto l'ENS si batte da sempre per il riconoscimento della LIS e degli altri strumenti idonei ad abbattere le "barriere della comunicazione". L'ENS difende un principio: quello della libertà di scelta della persona sorda cui va garantita la libertà di esprimersi in LIS, di avere un'adeguata sottotitolazione dei programmi televisivi, l'assistenza sanitaria per gli impianti cocleari ma anche un sostegno economico serio per le protesi acustiche digitali che sono uno strumento potentissimo spesso bistrattato da alcune lobby in danno delle persone sorde."

Dunque Daniele Silvestri ha ragione sulla LIS e sulle critiche all'Italia?

"Silvestri si è limitato a constatare la realtà dunque ha detto cose vere. Soprattutto circa gli altri Stati Europei i quali hanno adottato una legislazione idonea ad abbattere le "barriere della comunicazione" e linee guida per la sordità molto tempo prima dell'Italia, penso ad esempio alle linee guida della televisione pubblica inglese sulla sottotitolazione o alla recente Legge sulla Lingua dei Segni in Spagna.

Se è così perché l'Ente non ha sostenuto prima la battaglia di Daniele Silvestri?

Da tempo alla Camera giace un Disegno di Legge sulla LIS che in corso d'opera è stato destrutturato dalla sua concezione originaria tant'è che l'ENS, a malincuore, ha dovuto chiedere di non approvare quel Disegno di Legge ed ha invece chiesto di elaborarne un altro con tutti i soggetti a vario titolo interessati dal problema della sordità, partendo ovviamente dal punto di vista dei sordi. Sebbene l'ENS a Sanremo abbia gioito per l'esibizione di Daniele Silvestri perché ha portato un tema sociale carissimo ai sordi in una platea importante e numerosa come quella di Sanremo, ha ritenuto di non dover strumentalizzare quella circostanza evitando di acuire una polemica già forte tra chi sostiene la LIS "senza se e senza ma" e chi "accetta" di sostenerla con molti distinguo non perdendo mai occasione per fare inutili e strumentali polemiche. Era giusto che l'iniziativa del cantautore romano non fosse rivendicata da nessuno.

Ed ora cos'è cambiato?

E' cambiato tutto l'eco dell'iniziativa di Daniele Silvestri ha sensibilizzato moltissimo l'opinione pubblica ed essendo stato attaccato ingiustamente per la sua battaglia di civiltà, non poteva e non deve essere lasciato solo, anche perché è stato oggetto di attacchi strumentali.

E' cambiato il governo cosa si aspetta da questa legislatura per i Sordi?

Mi aspetto come tutti gli altri presidenti delle associazioni dei disabili una maggiore attenzione per i diversamente abili; per i sordi, in particolare, mi aspetto un attento studio della problematica della LIS sulla quale è stato detto di tutto e il contrario di tutto spesso dimenticando che il riconoscimento della LIS è l'accettazione della diversità, della sordità e soprattutto un atto di civiltà nei confronti non solo dei sordi ma della società tutta.

A chi sostiene che la LIS è ghettizzante cosa risponde?

Il primo passo per ghettizzare qualcuno è non riconoscergli la diversità di pensiero, di colore della pelle, di religione e di lingua. I diritti riconosciuti non hanno mai ghettizzato nessuno, sostenere il contrario è una sciocchezza.

Pensa di contattare Silvestri?

Sì vorrei invitarlo alla Sede dell'ENS per ringraziarlo personalmente del suo impegno e per fargli visitare il museo dell'Ente che custodisce tanta parte della storia dei sordi italiani.