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OPZIONI

MILANO, L'ENS esige rispetto

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L'ENS Esige il rispetto delle Politiche per la disabilità

Con Circolare dell'8 ottobre 2013, la Sede Centrale ENS ha fatto presente ai Consigli Regionali e alle Sezioni Provinciali che due recenti provvedimenti sono intervenuti in maniera significativa nel campo dei diritti delle persone disabili,

 accogliendo alcune delle istanze presentate alla Conferenza sulle Politiche della disabilità, ed è utile che i Soci ENS conoscano quali sono tali provvedimenti che possono essere utili anche per loro:

- il Decreto Legge 31 agosto 2013, n. 101, «Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione della spesa nelle pubbliche amministrazioni e nelle società partecipate», ha emanato disposizioni in materia di pubblico impiego al fine di rendere agevoli i meccanismi di assunzione nella pubblica amministrazione, dove viene dunque superato il Parere – espresso il 22 maggio 2013 dal Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio n. 23580 – che aveva di fatto bloccato le assunzioni del personale nella PA tutelate dalla Legge 68/99. Nel dettaglio, l'articolo 7 (commi 6 e 7) prevede una deroga al divieto di nuove assunzioni per le amministrazioni pubbliche con personale in eccedenza o in soprannumero rispetto alle dotazioni organiche e l'obbligo quindi da parte delle stesse di assumere – anche in questo caso – la quota di riserva di persone svantaggiate, tra cui quelle con disabilità, quindi anche di sordi.

- La Legge 9 agosto 2013, n. 99, «Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 28 giugno 2013, n. 76, recante primi interventi urgenti per la promozione dell'occupazione», dove si torna a finanziare con 10 milioni di euro nel 2013, e 20 milioni il prossimo anno 2014, il Fondo per il diritto al lavoro dei disabili in conformità della Legge 68/99

Lo stesso articolo 9 di tale legge fa riferimento alla Convenzione ONU e alla Direttiva Europea n. 78/2000 per garantire il rispetto del principio sulla parità di trattamento dei disabili, affinché il datore di lavoro prenda adeguati provvedimenti per consentire ai dipendenti con specifiche disabilità di ricevere pure loro una formazione, poiché l'onere è compensato in modo sufficiente da misure esistenti nel quadro della politica dello Stato membro a favore dei disabili, dove in passato l'Italia era già stata sanzionata dalla Corte di Giustizia Europea per essere stata in difetto su tale normativa.

Inoltre, l'articolo 10 della legge 99/2013 stabilisce definitivamente che per la concessione della pensione di invalidità civile (dove è compresa la sordità), va fatto riferimento esclusivamente al reddito personale dell'avente diritto, senza cumulo con l'eventuale reddito del coniuge.

Ufficio Stampa ENS Milano