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CALABRIA, Risposta dell'ENS all'UNICAL

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Comunicato Stampa - Risposta dell'ENS all'UNICAL

L'attenzione che negli ultimi mesi le Istituzioni Pubbliche, quali Province, Comuni, Università e mass-media ci stanno riservando, ci stupisce in quanto non è abitudine dell'Ente Nazionale Sordi, Associazione di categoria per eccellenza istituita nel 1932 e preposta, in primis, alla tutela delle persone sorde, ostentare il proprio operato, preferendo invece lavorare in sordina.

Oggi ci rendiamo conto che questo nostro modus operandi è stato letto, da alcuni illustrissimi, come inattività rispetto alla lotta per il riconoscimento della LIS e all'emancipazione dei sordi, e quindi, mio malgrado, per dovere verso il ruolo di Presidente Regionale ENS che rivesto, intendo descrivere brevemente come l'ENS sta operando.

Se è vero che esiste un vuoto normativo in merito al profilo giuridico - professionale della figura specializzata dell'Assistente alla Comunicazione prevista dalla Legge 104/92 che affianca gli studenti sordi e non solo, è anche vero che la Sede Centrale ENS ha delineato le competenze e i ruoli che deve avere, nonché il percorso formativo che bisogna seguire, e ciò ha fatto avvalendosi della consulenza di esperti sordi e udenti di spessore internazionale. Contestualmente, stiamo lavorando per ottenere il riconoscimento legislativo della professione. Rientra nelle attività dell'ENS provvedere alla ricognizione degli effettivi bisogni e l'aggiornamento dell'anagrafica di questa figura di riferimento.

Nel frattempo, gli alunni sordi sono affiancati sempre più spesso, quando ne viene fatta richiesta dalle famiglie, dai Dirigenti Scolastici e dall'equipe psico-pedagogica operante all'interno delle scuole, dagli assistenti in questione, tanto da consentirci di affermare che ormai sono lontani i tempi in cui gli alunni sordi non erano affatto scolarizzati. Oggi le famiglie e le istituzioni scolastiche hanno consapevolezza dell'importanza dell'Assistente alla Comunicazione, grazie soprattutto all'impegno decennale che ha permesso all'ENS, in collaborazione con i CTS (Centri Territoriali di Supporto, strutture provinciali riconosciute dal MIUR e create allo scopo di realizzare una didattica inclusiva) e l'Assessorato Regionale alla Pubblica Istruzione, di realizzare intense campagne itineranti di sensibilizzazione e divulgazione sull'importanza dell'affiancamento di personale specializzato agli studenti sordi e con disturbi della comunicazione.

L'ENS si impegna, e non da oggi, ad ottenere da Comuni e Province il servizio di Assistente alla Comunicazione e, quando è necessario, lo fa chiedendo anche al Foro competente di pronunciarsi in merito al riconoscimento di tale diritto.

Per Statuto, l'ENS può realizzare i propri progetti in collaborazione con istituzioni, fondazioni, associazioni, e a questo non si sottrae e non vuole sottrarsi, consapevole che il risultato di tali sinergie può solo contribuire a migliorare i risultati in ambito di tutela ed inclusione delle persone sorde. Significative, infatti, sono le collaborazioni con linguisti sordi e udenti, italiani e stranieri, le collaborazioni intraprese con le Università, non esclusa l'Unical di cui abbiamo profonda stima e rispetto. Quando, però, per collaborazione si intende, banalmente ed esclusivamente, la stipula di una convenzione che si limita ad inviare presso le nostre sedi studenti dell'Unical di cui non ci è consentito conoscere il percorso di formazione, l'ENS pone un veto perché la Calabria pullula di costosissimi pseudo corsi di formazione , di sedicenti Interpreti LIS, di Assistenti alla Comunicazione al cui titolo acquisito, sovente, non corrispondono livelli di competenza e professionalità adeguati. Non si dimentichi che questi sono operatori che devono andare ad affiancare i sordi, categoria di persone che l'ENS deve tutelare da ogni forma di abuso e sopruso. Sia chiaro che i professionisti non sono solo quelli che si formano nell'ENS, perché sono tanti anche gli istituti di formazione che provvedono a fornire una eccellente preparazione. Tanti giovani, però, sostengono sacrifici in termini di tempo e soprattutto economici senza poi riuscire ad entrare nel mondo del lavoro in quanto la loro preparazione approssimativa rende il "cliente sordo", giustamente, critico e selettivo.

Inoltre, l'ENS, proprio per ovviare alla consuetudine per cui i corsi di specializzazione per insegnanti di sostegno tenuti dalle Università italiane non prevedono nella programmazione ore di pratica LIS, ha organizzato in Calabria negli anni 2008 - 2012 corsi di Lingua dei Segni Italiana destinati a docenti curriculari e docenti di sostegno, totalmente gratuiti e finanziati dall'Assessorato Regionale alla Pubblica Istruzione. Possiamo affermare che oggi più che mai, la LIS è conosciuta soprattutto da persone udenti e questo per dimostrare che noi non la riteniamo una "proprietà privata".

Proprio nel prossimo mese di marzo si concluderà il 1^ livello del corso LIS e a seguire inizierà il 2^ livello presso la sede ENS di Cosenza. Essi vedono la partecipazione di insegnanti curriculari e di sostegno nonché di giovani laureati. I docenti dei corsi in questione sono accreditati presso la Sede Centrale dell'Ens e iscritti nel Registro Nazionale dei Docenti.

Alla luce di tutto ciò, concludo dicendo che è grave ed offensivo asserire che nelle stanze dell'ENS forse qualcosa è finalmente cambiato, soprattutto quando ad asserirlo sono persone che non abbiamo mai avuto l'onore di conoscere personalmente, di cui non sappiamo nulla, che non conoscono l'ENS, la sua storia e ciò che fa quotidianamente, i sordi e la loro comunità, perché una conoscenza teorica della sordità non concede l'ardire di pronunciarsi su quello che l'ENS dovrebbe fare.

Il Presidente Consiglio Regionale ENS Calabria Cav. Antonio Mirijello