MILANO, Secolo sordo in marcia
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- Pubblicato Martedì, 09 Luglio 2013 09:49
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"Lasciateci vivere!" è l'appello di tutti i sordi
Il Convegno, coordinato da Guido Giovanetti,il quale da anni dirige i corsi di Lingua dei Segni a Milano, è stato aperto dalla Presidente provinciale, Mara Paola Domini, con un'argomentazione molto toccante e "..la speranza che tutto possa concludersi bene!", proseguendo con una rapida carrellata di storia, iniziata a Milano nel 1874, e che tutt'ora si sta evolvendo, e auspicando che anche questo Convegno possa servire a migliorare le prospettive.
Dopo il saluto e l'augurio espresso dalle Autorità presenti, fra cui il presidente Nazionale ENS, Giuseppe Petrucci, giunto appositamente da Roma, e quello assai caloroso del vice-presidente UIC (ciechi), sono iniziate le relazioni,su "La Pastorale della Salute", tenuta dal Vicario dell'Arcivescovo don Paolo Fontana, su "Il mio Segno libero" , di DelphineCaron, su "La Lingua dei Segni prima e dopo il Congresso di Milano del 1880", relazionato da Rosella Ottolini, quindi "Le Lingue dei Segni nei percorsi di riabilitazione dei bambini sordi", tenuto dalla dott.ssa Matelda Mazzocca, medico otorino, a seguire "Le lingue dei segni quale strumento salvifico" di Padre Savino, missionario., poi "Dall'esperienza degli Istituti alla pastorale dei sordi" di Mons. Emilio Puricelli, quindi, dopo un intervallo per riprendere fiato, "Gli aspetti psicologici sull'educazione dei bambini sordi, dello psicologo dr. Mauro Mottinelli, per arrivare a "L'educatore nel progetto di vita del bambino sordo", tenuto dall'educatore sordo dr. Mirko Pasquotto e per concludere il Convegno "Le ragioni del diritto alle Lingue dei Segni", esposto dalla prof.ssa Sara Trovato, dell'Università degli Studi Milano Bicocca.
Dopo il Convegno e fino a tarda sera/notte sordi e udenti si sono intrattenuti allo "Stand Lis e Cultura Sorda", disposto sul sagrato con servizi di "Giocando e imparando". "Libri-LIS... e non solo", "ShowLIS attori sordi/udenti", Radio Kaos/ Petizione Change.org" e "Sshhh Party", questotenutosi presso il "Caffè Ponte Nuovo", nella stessa piazza, il cui gestore ha ben apprezzato quell'happy hour silenzioso, che è stato una tappa sfiziosa e ludica a contorno di una iniziativa complessa e organizzata, come la marcia di 1000 chilometri da Parigi a Milano, e il Sshhh Party è stata un'ottima occasione – chiarisce il gestore - per molte persone udenti che quel giorno avevano affollato il suo locale fino a tarda sera/notte, per conoscere i sordi e venire a contatto con la Lingua dei Segni e farsi tentare dall'idea di impararlo.
Il giorno successivo 28 giugno,a conclusione dell'evento è stato organizzato un imponente "Corteo cittadino", che ha visto la partecipazione, solo per il corteo, di oltre 1.300 sordi italiani, francesi e di altre nazioni, che in due ore, dalle 16 alle 18, hanno percorso le più trafficate e note vie del centro
( le vie San Marco, Fatebenefratelli, Magenta, Torino, p.za Duomo e p.za della Scala per dire solo alcune strade) scortati dalla Polizia Municipale,per arrivare puntuali, alle 18, davanti al Municipio in P.za della Scala, dopo aver passato e sostato, al frastuono di tamburi, trombette, fischietti e cori in Lingua dei segni, nelle vie caratteristiche del Centro Commerciale cittadino, dove i passanti, i commercianti, gli abitanti affacciati a balconi e finestre parevano tutti solidali, dopo avere appreso la motivazione, esposta sui volantini che lo "staff" distribuiva al passaggiodella folcloristica manifestazione di sordi italo-francesi. Anche i passeggeri dei tram, jumbo-tram e autobus, e le file di camion, automobili, motociclette, e altri mezzi, bloccati al passaggio dell'interminabile, baldanzoso corteo, parevano più incuriositi, che sorpresi.
I dimostranti hanno fatto sosta in Via Circo, oggi sede dell'Istituto Liceo Classico "Tito Livio",il palazzo che dal 6 al 11 settembre 1880 (133 anni or sono), aveva ospitato quel Congresso Internazionale degli Educatori dei sordi, presieduto dall'abate milanese Giulio Tarra, che mise al bando, al grido di "Viva la parola!" . le Lingue dei segni, scacciate dalla porta, sono rientrate dalla finestra, poiché i sordi seppero tenerle vive e tramandarle di generazione in generazione, essendo la "lingua madre" dei sordi di tutto il mondo.
la stessa Organizzazione delle Nazioni Unite ha deliberato, dal 1980, che tale modalità linguistica sia riconosciuta ufficialmente da tutti i Paesi aderenti all'ONU, ma alcuni Stati, come purtroppol'Italia e la Francia, non l'hanno ancora adottata, per cui l'organizzazione francese OSS 2007 (sta per Opération de Sauvegarde des Sourds, costituitasi nel 2007) ha deciso di effettuare una marcia a piedi, da Parigi a Milano, per contestare la delibera che fu presa a Milano oltre 130 anni or sono, e i cui effetti appaiono oggi deleteri e anacronistici per i sordi, e l'ENS, coinvolgendo direttamente Milano come "parte lesa", ha di buon grado aderito alla manifestazione.
Veramente, da quel nefasto 1880 ad oggi, i sordi hanno saputo evolversi socialmente e sono diventati protagonisti della loro storia, ma vogliono anche che la "propria" Lingua dei Segni, francese per i transalpini, italiana per i sordi nostrani, o con segni diversi per le differenti nazionalità, sia riconosciuta da ciascun Governo, come sollecitato dalla Convenzione ONU.
Di fronte al Municipio di Piazza della Scala, erano ad attendere il Sindaco, Giuliano Pisapia, e l'assessore alle Politiche Culturali e alla Salute, Pierfrancesco Majorino, che hanno espresso la loro ammirazione e partecipata solidarietà a tutti i sordi presenti, quindi una folta delegazione è stata ricevuta in Sala Alessi, salone di rappresentanza del Municipio, dove all'Assessore Majorino sono state esposte le istanze dei sordi italiani e francesi (due interpreti, una in LIS italiana, l'altra in LFS francese, traducevano per i delegati le richieste di Mara Paola Domini e Giuseppe Petrucci per l'Italia, dei rappresentanti di OSS2007, Cottineau e Belissen, per la Francia).
Majorino, dopo avere ascoltato con attenzione e vivo interesse le relazioni, ha affermato di essersi assai commosso, e grato di avere avviato quel dialogo fra i sordi e l'Amministrazione comunale del capoluogo lombardo, i cui esiti dovranno essere positivi poiché, ha concluso, «...ora Milano si vergogna delle delibere che furono approvate nel Congresso del 1880 in questa città», e con questa implicita promessa di dialogare, si è aperta una nuova collaborazione fra ENS provinciale e Comune di Milano, ed è pure uno sprone e un esempio anche per le Amministrazioni di altre città. Questo è l'auspicio e il risultato scaturito dalla "marcia" voluta e organizzata dagli amici e "confratelli sordi" francesi.
Marco Luè