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MILANO

MILANO, "L'interprete scolastico" giornata di studio

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Sabato 9 novembre 2013 l'OPPI (Organizzazione per la Preparazione Professionale degli Insegnanti) di Milano, in collaborazione con ANIOS , l'Associazione Interpreti di Lingua dei Segni Italiana,  hanno promosso nella sala di Oppi, in via Benedetto Marcello, una giornata di studio intorno all'interprete  di Lingua dei segni Italiana,

e ne è venuto fuori un ampio dibattito sull'inclusione del bambino sordo, sul ruolo delle figure professionali che mediano la comunicazione tra i bambini sordi inseriti nelle classi, i loro compagni e gli insegnanti, e a tale confronto hanno preso parte dirigenti sordi dell'ENS, interpreti LIS, genitori di alunni sordi e operatori scolastici,  Il Convegno è iniziato di buon mattino, alle ore 9, con la registrazione di oltre un centinaio di partecipanti, quindi i lavori si sono avviati puntualmente alle 9,30, con il saluto del Direttore OPPI, Andrea Varani, dei presidenti EFSLI (European Forum of Sign Language Interpreters), P.L. Jones, di ANIOS  (Interpreti LIS), Marcello Cardarelli e Desirèe Donderi, di ENS Milano, Mara Paola Domini (con un esposto accurato) e di ENS Lombardia, Marco Gallotti, che hanno espresso il loro compiacimento per tale importante iniziativa.

Coordinate dal Presidente di ANIOS, Cardarelli,  sono quindi iniziate le relazioni:

Giancarla Calitri, studiosa di ILISSI Lugano, con "Interpreti in Canton Ticino", ha messo in risalto come nella Confederazione Elvetica, attraverso una modalità graduale degli interventi, iniziati nel 1890, e con l'ausilio della Lingua dei Segni, si sia oggi raggiunto un ottimale inserimento degli alunni sordi nel contesto scolastico.

Pietro Celo, docente all'Università Bicocca di Milano, con "Interprete scolastico", ha sintetizzato la storia, ancora recente, di una figura scolastica "con varie competenze", ma tale figura non è un educatore o assistente sociale, bensì una persona che può garantire autonomia allo studente sordo, rispettando  la lingua e la cultura dei sordi.

Pasquale Rinaldi, dell'Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione al Centro Nazionale Ricerche di Roma, considera che la lingua sia lo strumento principale con cui la cultura si esprime, per cui la tutela della diversità delle lingue – nel caso la LIS  - possa dirsi un "continuum multidimensionale, perché l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha elaborato nel 2001 uno strumento di classificazione che analizza e descrive la disabilità come esperienza umana che tutti possono sperimentare, per cui è utile e necessario, e da approfondire, il "bilinguismo"

Dopo la "pausa pranzo", consumata nella foresteria di OPPI, il pomeriggio, dalle 14,30 alle 17,30, è stato dedicato a una Tavola rotonda dove, sempre con la coordinazione di Cardarelli, Raffaella Carchio con "Progetto VIVILIS Milano", Genny Conte, dell'Istituto Comprensivo "Santini" Noventa Padovana, Valentina Magni, di Istituto Comprensivo di Cossato, Biella, e Ivano Spano, Istituto Statale per Sordi di Roma e Ministero Università e Ricerca, hanno esposto i pregi e le necessità programmatiche per seguitare a sviluppare e progredire nei rispettivi progetti.

La giornata si è conclusa con alcuni interventi, e in particolare con l'impegno da parte della Presidente ENS Milano, di convocare  prima possibile una "Conferenza sull'interpretariato", aperta ai contributi dei professionisti singoli e associati, con lo scopo di fare il punto sullo stato dell'arte dell'interpretariato LIS a Milano e altrove.

Ufficio Stampa ENS Milano

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Intervento della Presidente  ENS di Milano, Mara Paola Domini

Ritengo che per parlare delle figure professionali che operano nel mondo della scuola per dare opportunità di reale integrazione agli alunni sordi, bisogna innanzi tutto capire i bisogni e la realtà scolastica. In Lombardia, dai dati ufficiali dell'anno 2011-2012 forniti dalla Provincia di Milano, gli alunni che hanno fruito di assistenti alla comunicazione, nella scuola dell'obbligo locale, sono stati 371, rispetto al totale di 908 in Lombardia. In alcuni casi, gli interventi prevedevano pure assistenza a domicilio. Il "mondo della sordità", infatti, è assai variegato e ricco di contraddizioni e di differenti bisogni, pertanto il sistema educativo degli alunni minorati dell'udito non può essere focalizzato sulle sole competenze linguistiche, ma deve spaziare anche in campo pedagogico ed educativo, comprendendo la psicologia dell'apprendimento, tramite  procedure riabilitative con strumenti didattici adeguati.

L'interprete scolastico non dovrebbe essere visto come una figura tramite la quale costruire percorsi educativi e d'istruzione per tutti gli alunni sordi, attraverso un approccio professionale multifunzionale, tenuto conto che ci sono bambini sordi stranieri, appena giunti in Italia, con scarse o nulle competenze linguistiche.

Con la disastrosa situazione dei finanziamenti, che sono sempre meno alle Istituzioni, l'ENS Milano s'interroga pure su quanto accadrà in previsione del trasferimento di competenze da Provincie a Comuni e Regioni, per cui s'invitano tutti gli interessati a sostenere l'ENS, che è direttamente interessato a migliorare le competenze in ambito scolastico, e a questo scopo ha intenzione di organizzare presto una "Conferenza sull'interpretariato" coinvolgendo professionisti singoli e associati, per fare il punto sul livello raggiunto in questo campo e poter ripartire verso una progettualità condivisa nell'istruzione degli alunni sordi.

Mara Paola Domini

Presidente Provinciale ENS Milano