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MILANO

MILANO, Fabbrica del vapore EXPO 2015

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Nella foto da sinistra: Carlo di Biase, Mara Paola Domini, Fosca Nomis (della società EXPO 2015 spa, Consuelo Agnesi e un membro dell'associazione Ipovedenti)

 Convegno "Milano si apre"

Il 19 giugno si è tenuto presso la Fabbrica del Vapore un convegno che ha chiuso la tre giorni organizzata a Milano con l'obiettivo di verificare e dimostrare quali sono stati i passi fatti verso l'EXPO, in particolare in relazione al tema dell'accessibilità per le persone disabili. Il convegno "Milano si apre" si è posto come obiettivo un confronto fra le varie associazioni su ciò che può essere fatto per "un'Expo aperta, inclusiva e accessibile".

In apertura hanno portato i loro saluti Pierfrancesco Majorino, Assessore alle Politiche Sociali e alla Cultura della Salute del Comune di Milano e a seguire Paolo Giovanni Del Nero, Assessore alla Formazione Professionale e Lavoro della Provincia di Milano.

Si è aperta poi una sessione dal titolo: IL CONTESTO: "EXPO ACCESSIBILE, EXPO UNIVERSALE" dove sono intervenuti Sabina Bellione, Presidente del Consorzio Sociale Light che ha coordinato l'evento, Sergio Silvotti, Presidente della Fondazione Triulza che ha relazionato sul contributo della Società Civile nella costruzione di buone prassi, Franco Bomprezzi, giornalista e Presidente Ledha, che ha parlato dello stato dell'arte sull'accessibilità di Expo e infine Giuseppe Ucciero, esperto di politiche attive del lavoro che ha esposto il suo punto di vista su Expo e disabilità.

A seguire il pubblico è stato inviato a partecipare attivamente a due sessioni tematiche, così che ogni rappresentante presente potesse presentare e condividere i propri pensieri e le proprie proposte relative a due temi: quello del lavoro dei disabili in vista dell'Expo e quello dell'accessibilità al sito per il 2015.

La presidente Mara Paola Domini e i membri del comitato OsA (Osservatorio sull'Accessibilità) della Sede Centrale ENS Carlo di Biase e Consuelo Agnesi hanno partecipato al tavolo sull'accessibilità.

Nel pomeriggio c'è statala restituzione del lavoro svolto durante le sessioni tematiche e a seguire una tavola rotonda dal titolo "BISOGNI E PROPOSTE PER UN'EXPO UNIVERSALMENTE ACCESSIBILE" con la partecipazione diretta dei rappresentanti delle Associazioni dei disabili, delle Parti sociali e di un rappresentante della società Expo 2015 SpA. In questa occasione sono intervenuti i membri dell'OsA che hanno presentato proposte concrete sull'accessibilità per le persone sorde: Carlo di Biase ha presentato la sua esperienza come video guida al Castello D'Albertis di Genova e l'architetto  Consuelo Agnesi ha presentato il progetto di una casa e di un albergo totalmente sicuri e accessibili a persone sorde e sordo cieche. E' intervenuta la presidente Domini che ha fatto un intervento che si riporta di seguito integralmente:

"EXPO 2015 è un evento unico per Milano e come ENS abbiamo collaborato con il Consorzio LIGHT offrendo tutta la nostra consulenza ed esperienza nel campo della sordità con la speranza che in occasione di EXPO i cittadini sordi non siano esclusi dalla vita sociale, perché purtroppo al momento la condizione civica dei cittadini sordi è precipitata nel degrado più assoluto. Noi siamo qui ma con grande dolore e senso di frustrazione.

Solo un anno fa le parole del Sindaco Giuliano Pisapia riempirono di gioia e di speranza i manifestanti sordi che, rispondendo all'appello lanciato da ENS, erano accorsi a Milano per sancire solennemente la fine di ogni ostruzionismo nei confronti della loro lingua: La Lingua dei Segni.

Nell'occasione, la Municipalità apparve più che mai vicina alle sensibilità dei cittadini e cittadine con sordità che riempivano Piazza della Scala, al termine di un festoso e colorito corteo che aveva attraversato il centro cittadino. E, in particolare, l'Assessore Pierfrancesco Majorino non mancò di rassicurare i convenuti circa le realizzazioni che, nel concreto, il Comune di Milano avrebbe posto in cantiere affinché la LIS potesse essere veramente uno strumento di promozione sociale e culturale per tutti i cittadini milanesi deprivati dell'udito.

Alle parole, non hanno fatto seguito i fatti, se è vero come è vero che nulla è stato concretamente posto in essere per conservare quantomeno una parvenza di civiltà nei rapporti fra il Comune di Milano e i suoi Cittadini e le sue cittadine con sordità.

Le incoraggianti anticipazioni di stampa sul Piano per l'Abbattimento delle Barriere, le riunioni ai tavoli ed ai sottotavoli delle associazioni, l'individuazione in Franco Bomprezzi in guisa di garante dei diritti dei diversamente abili nella Milano di EXPO 2015, con la relativa "Task Force" non hanno ancora prodotto alcunché di positivo nei riguardi delle persone con sordità, la cui condizione civica ribadisco è precipitata.

Nell'ultimo triennio 2011/2014, è stato soppresso il Servizio di Interpretariato LIS, primo esempio italiano di pubblico servizio di comunicazione specificatamente orientato alla sordità, nato nel lontano 1984 e gestito in economia dal Comune di Milano fino al luglio 1996 e, successivamente, affidato all'ENS con oneri a carico del comune stesso.

Un Servizio Sordi inesistente e impresentabile nell'ora presente di quello che fu un ottimo Servizio Comunale per i Sordi (Viale Zara 100 presso l'ex Scuola Speciale Giulio Tarra), oggi ridotto alla paralisi.

In sede di approvazione del Bilancio 2014 – che parte della spesa  per i servizi sociali sia ragionevolmente destinata ai servizi di comunicazione delle persone sorde? Se non c'è attenzione per i disabili sordi, la Convenzione ONU 2006 sui diritti delle persone con disabilità è carta straccia.

Con EXPO tutto cambierà? Nessuno sarà escluso? Ho i miei dubbi..."

V.R.