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VARESE


VARESE, Sit-In "Obiettivo LIS"

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Nella mattinata di giovedi 13 novembre 2014 si è svolto il presidio davanti alla prefettura di Varese per il mancato riconoscimento della LIS (Lingua dei Segni Italiana) nel contesto di analoghe manifestazioni e iniziative promosse a livello nazionale.

Nella mattinata di giovedi 13 novembre 2014 si è svolto il presidio davanti alla prefettura di Varese per il mancato riconoscimento della LIS (Lingua dei Segni Italiana) nel contesto di analoghe manifestazioni e iniziative promosse a livello nazionale.

Nella stessa mattinata, il Prefetto di Varese, Dott. Giorgio Zanzi, ha ricevuto il Sig. Vito Luigi Lepore, Presidente Provinciale dell' E.N.S. sezione di Varese e tutta la delegazione di circa 30 partecipanti, composta da rappresentanti dell'Ente stessa tra i quali i Consiglieri Provinciali, il Referente Regionale ENS Lombardia Comitato Obiettivo LIS Sig.ra Rosella Ottolini, i nostri Soci Sordi, alcuni interpreti Lis, alcuni genitori di bimbi sordi e gli insegnanti di sostegno.

Al Sig. Prefetto sono state esposte le varie problematiche, con la traduzione in LIS della nostra assistente alla comunicazione, Dott.ssa Gambitta, con l'intervento del Presidente Provinciale ENS e del Referente Provinciale del Comitato LIS, i quali hanno sottolineato le difficoltà che le persone sorde devono affrontare nel quotidiano in ogni contesto che può essere il luogo di lavoro, l'ospedale, le scuole: l'importanza della Lingua dei Segni è infatti determinante in quanto per le persone sorde è la lingua madre che permette di comunicare tra di loro e con gli altri.

Il riconoscimento di tale lingua aprirebbe la strada a tanti importanti progetti e potrebbe garantire equità nell'istruzione, pari opportunità nel lavoro, inclusione sociale ed accessibilità nella vita quotidiana delle persone sorde e sordo-cieche. Da ciò emerge la necessità che venga dato il giusto riconoscimento alla lingua dei segni. Tale esigenza è stata trasfusa in una proposta di legge mirata in particolare all'abbattimento delle barriere della comunicazione. In tutta la comunità europea, l'Italia è l'unico Stato, dove la LIS non è ancora stata riconosciuta.

Sono seguiti gli interventi dei Soci  Sordi e dei genitori di bimbi sordi che hanno messo a conoscenza il Sig. Prefetto, delle loro preoccupazioni e le testimonianze di alcune insegnanti di sostegno LIS.

Il Sig. Prefetto (sempre tramite l'interprete LIS) ha comunicato a tutti la sua solidarietà, e che nonostante nel nostro Paese tuttora ci siano varie problematiche, secondo il Rappresentante Provinciale del Governo questa è una sacrosanta rivendicazione che l'Ente Nazionale Sordi sta facendo, e auspica che la Lis possa, vista l'enorme importanza, finalmente essere riconosciuta anche nel nostro Paese.

Il Prefetto, Dott. Zanzi, ha assicurato che le problematiche di cui sopra, certamente da Lui condivise, corredate dalla relativa documentazione, consegnatagli dal Presidente Provinciale ENS, Sig. Lepore, verranno rappresentate alla Presidenza del Consiglio dei Ministri ed al Ministero dell'Interno.