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OPZIONI
VENETO

VENETO, Audizione ENS Veneto in Prima Commissione Bilancio della Regione Veneto.

Rocco Roselli vicepresidente ENS Veneto2
Ingresso Palazzo Ferro Fini2
Appunti ENS Veneto2
In data odierna, 27 gennaio 2015, il vicepresidente del Consiglio Regionale Veneto ENS, Rocco Roselli (nella foto), su delega del presidente Nicetto Giuliano Boaretti impossibilitato a partecipare per altri impegni personali, è stato ascoltato dai componenti della Prima Commissione Bilancio della Regione Veneto in merito alla predisposizione del Bilancio di Previsione 2015.

L'audizione del vicepresidente Roselli, tenutasi a Venezia presso la sede del Consiglio Regionale a Palazzo Ferro Fini, si è incentrata dapprima sull'importanza che l'ENS, quale Ente morale riconosciuto da legge dello Stato, riveste nell'ambito della rappresentanza, della tutela e della difesa di diritti dei sordi, per poi chiedere il ripristino totale dei contributi previsti agli Enti di cui alla Tab. B del D.P.R. 616/77 – L.R. 22/89, dopo i devastanti tagli effettuati negli anni passati.

Ha poi proseguito esponendo le forti preoccupazioni che la L. 56/2014 sta suscitando in seno al CRV ENS; difatti il riordino delle funzione delle provincie ha creato un notevole stato di ansia e di apprensione sulle sorti del Servizio di Integrazione Scolastica a favore degli studenti disabili sensoriali (sordi e ciechi) nonché sui Corsi di Formazione Professionale e l'avviamento al lavoro dei cittadini sordi, già notevolmente penalizzati dalla L. 68/99.

Il presidente regionale Veneto della UIC, Mario Girardi, nel suo intervento ha illustrato le stesse difficoltà e preoccupazioni per i ciechi, condividendo quanto esposto da Roselli e chiedendo risposte concrete sul Servizio di Integrazione Scolastica.

E' quindi intervenuto il sig. Michele Scala, rappresentante di un comitato di genitori di bambini sordi di Padova, il quale ha portato la sua testimonianza di genitore di un ragazzo sordo, rimarcando la forte preoccupazione di come, fra poco meno di un mese e mezzo, vengano meno i fondi destinati ai ripetitori (così vengono chiamati i professionisti della comunicazione di supporto agli studenti) della provincia di Padova, lasciando gli studenti sordi senza nessun aiuto nei processi di studio, di apprendimento e di conseguimento di una maggiore autonomia e indipendenza.