Fondi Strutturali Europei: battersi per la Disabilità in tutti gli Stati Membri
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- Pubblicato Giovedì, 10 Maggio 2012 17:02
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La Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità dovrebbe essere al centro dei fondi europei destinati agli Stati membri e alle regioni europee. E' fondamentale che i fondi siano efficaci e che garantiscano l'attuazione del trattato delle Nazioni Unite.
Per questa ragione, durante un seminario organizzato l'8 maggio 2012 dall'EDF - Forum Europeo sulla Disabilità - e dal Membro del Parlamento Europeo Danuta Hübner (del Partito Popolare Europeo, Polonia), il Parlamento Europeo ha inviato un messaggio forte a tutti gli Stati membri: la politica futura di coesione 2014-2020 dovrà includere le persone con disabilità.
Il Parlamento Europeo attualmente è molto attivo sul fronte relativo alla politica futura di coesione: con il trattato di Lisbona, è diventato co-legislatore formale in materia di coesione. Ciò consente ai membri del Parlamento di assicurare, con un'opportunità unica, che i Fondi Strutturali incontrino le necessità e le esigenze di tutti i cittadini europei, compresi gli 80 milioni di cittadini europei con disabilità.
I nuovi regolamenti relativi ai Fondi strutturali dell'UE sono stati rilasciati dalla Commissione l'anno scorso in tempi di tagli finanziari. I deputati, insieme con i principali attori politici e sociali, hanno lanciato al workshop dell'EDF – Forum Europeo sulla Disabilità - un messaggio politico forte, volto a sostenere le persone con disabilità. Si sono concentrati su quattro temi principali:
• l'importanza e il sostegno alle condizionalità ex ante,
• la necessità di migliorare le disposizioni in materia di accessibilità all'interno del regolamento,
• come assicurare un partenariato alla pari con le organizzazioni rappresentative delle persone con disabilità,
• perché i fondi strutturali rappresentano un test importante per l'attuazione della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità.