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Fondi Strutturali Europei: battersi per la Disabilità in tutti gli Stati Membri

La prevenzione e l'eliminazione delle barriere all'accessibilità per le persone con disabilità dovrebbero rappresentare una condizione necessaria, al fine di ricevere fondi europei.

La Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità dovrebbe essere al centro dei fondi europei destinati agli Stati membri e alle regioni europee. E' fondamentale che i fondi siano efficaci e che garantiscano l'attuazione del trattato delle Nazioni Unite.
Per questa ragione, durante un seminario organizzato l'8 maggio 2012 dall'EDF - Forum Europeo sulla Disabilità - e dal Membro del Parlamento Europeo Danuta Hübner (del Partito Popolare Europeo, Polonia), il Parlamento Europeo ha inviato un messaggio forte a tutti gli Stati membri: la politica futura di coesione 2014-2020 dovrà includere le persone con disabilità.

Il Parlamento Europeo attualmente è molto attivo sul fronte relativo alla politica futura di coesione: con il trattato di Lisbona, è diventato co-legislatore formale in materia di coesione. Ciò consente ai membri del Parlamento di assicurare, con un'opportunità unica, che i Fondi Strutturali incontrino le necessità e le esigenze di tutti i cittadini europei, compresi gli 80 milioni di cittadini europei con disabilità.
I nuovi regolamenti relativi ai Fondi strutturali dell'UE sono stati rilasciati dalla Commissione l'anno scorso in tempi di tagli finanziari. I deputati, insieme con i principali attori politici e sociali, hanno lanciato al workshop dell'EDF – Forum Europeo sulla Disabilità - un messaggio politico forte, volto a sostenere le persone con disabilità. Si sono concentrati su quattro temi principali:

• l'importanza e il sostegno alle condizionalità ex ante,
• la necessità di migliorare le disposizioni in materia di accessibilità all'interno del regolamento,
• come assicurare un partenariato alla pari con le organizzazioni rappresentative delle persone con disabilità,
• perché i fondi strutturali rappresentano un test importante per l'attuazione della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità.