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Conferenza Promozionale del Progetto italo-algerino del 27 Settembre

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Roma, 27 Settembre 2012. Presso l’Istituto di studi europei “Alcide De Gasperi” di Roma – Via Poli, 29 – durante la Giornata Mondiale dei Sordi, si è svolta la conferenza di presentazione del progetto co-finanziato dalla Fondazione Anna Lindh, dal titolo “La lingua dei segni come elemento di inclusione sociale delle donne e dei giovani sordi”, che sarà realizzato dall’ENS in collaborazione con la FNSA - Federazione Nazionale dei Sordi d’Algeria.

L’incontro, oltre ad avere lo scopo di illustrare le finalità del progetto, ha voluto rappresentare una significativa occasione per discutere dell’inclusione sociale delle persone con disabilità.

Il Prof. Urbano Stenta, collaboratore dell’Ufficio Esteri dell’ENS e coordinatore del progetto, ha moderato la conferenza, presentando i relatori e, successivamente, illustrando le linee guida del progetto. Il progetto mira a fornire ad 80 algerini sordi (40 donne E 40 giovani), la formazione adeguata per consentire loro di utilizzare correttamente la lingua dei segni francese come elemento per superare l'esclusione sociale e come veicolo per la loro integrazione nella società, soprattutto nel mondo della scuola e del lavoro. I partecipanti saranno divisi in 4 gruppi, ciascuno composto da 20 persone. Ogni gruppo sarà seguito da un formatore algerino e i corsi saranno tenuti ad Algeri, presso la sede della Federazione Nazionale dei Sordi d’Algeria. Il progetto, inoltre, mira a sensibilizzare le autorità nazionali e locali (sia algerine che italiane) ai problemi delle persone sorde. Come illustrato dal prof. Stenta, l’ENS coordina il progetto e ne gestisce la parte scientifica e tecnico-organizzativa, in collaborazione con il partner algerino.

Il Presidente Nazionale dell’ENS Giuseppe Petrucci, nel suo importante intervento, si è focalizzato sui problemi e le difficoltà delle persone sorde in Italia, dove ancora non è stata riconosciuta, a livello legislativo, la lingua dei segni italiana. Questo rappresenta un duro ostacolo per i sordi italiani verso il pieno raggiungimento dell’inclusione sociale, oltre ad essere un mancato rispetto di quanto dichiarato nella Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, dove la lingua dei segni è vista come un elemento chiave per l’inclusione delle persone sorde nella società ed è parte integrante della cultura sorda.

Tra i relatori erano presenti l’arch. Michele Capasso, Presidente della Fondazione Mediterraneo, con la quale è Coordinatore Nazionale della rete italiana della Fondazione Anna Lindh; la dott.ssa Federica Francescone, in rappresentanza del dott. Alfredo Ferrante, del Settore Disabilità del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, la quale ha illustrato il ruolo dell’Osservatorio Nazionale sulla condizione delle persone con disabilità; il Prof. Antonio Sabbatella, Consigliere della Presidenza del Consiglio dei Ministri e Vice Presidente Vicario dell’Istituto De Gasperi, il Prof. Giacomo Guaraldi, Responsabile dell’inclusione degli studenti disabili nell’Università di Modena, che ha trattato dell’integrazione delle persone disabili nel mondo scolastico ed universitario. Infine, il dott. Humberto Insolera, collaboratore presso l’Ufficio esteri dell’ENS e membro della Direzione dell’EUD – Unione Europea dei Sordi, ha illustrato l’importanza della Lingua dei Segni, i suoi aspetti storici, legislativi e culturali, chiedendone il riconoscimento legislativo.

Al convegno era presente il servizio di interpretariato Italiano/LIS e viceversa, nelle persone della dott.ssa Anna Lo Bello e della dott.ssa Silvia Del Vecchio.