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Commemorazione del 50° Anniversario della morte di Antonio Magarotto. 10 Maggio 1966 - 10 Maggio 2016

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Nel commemorare il cinquantesimo anniversario della morte di Antonio Magarotto, il “Papà” dei sordi e fondatore dell’E.N.S., è giusto interrogarsi su quale eredità abbia lasciato. L’eredità di Magarotto è un’eredità importante come importante e intensa è stata la sua vita e il suo impegno in favore dell’inclusione sociale dei sordi in Italia.

E’ incredibile come a mezzo secolo dalla sua scomparsa il suo pensiero sia ancora così attuale: dei traguardi da lui raggiunti ancora oggi ne beneficiano i sordi italiani eppure ancora tanto deve essere fatto per la piena inclusione sociale delle persone sorde.

Il suo continuo e instancabile richiamo all’unità dei sordi, di tutti i sordi, è ancora necessario anche alla luce del fatto che, proprio nel cinquantesimo anniversario della sua morte, alcuni hanno deciso di abbandonare la strada tracciata da Magarotto per intraprendere altri percorsi, percorsi poveri come povere sono le loro esistenze.

L’unità dei sordi è oggi non solo una bandiera ma un valore e una necessità, è l’unica strada per il conseguimento di quegli obiettivi di integrazione, inclusione sociale e raggiungimento di pari opportunità che ancora oggi in Italia sono negate ai sordi.

Ci manca il “Papà dei sordi” perché nei tempi difficili che viviamo le assenze delle grandi personalità come la sua si fanno più pesanti e dolorose.

Quello che ci conforta è che i grandi non muoiono mai, chi è stato grande in vita non cessa di vivere con la morte terrena ma vive nei nostri ricordi e tanto più è profondo il suo ricordo tanto più grande è la sua presenza.

E allora alla domanda qual è stata l’eredità più grande che ci ha lasciato Magarotto la risposta non può essere che una: l’eredità più grande è la figura stessa di Antonio Magarotto, come uomo e Fondatore dell’E.N.S., quale esempio cui ispirarsi nella vita e nelle battaglie dell’E.N.S., e il monito all’unità a far fronte comune per quelle battaglie che riguardano tutti i sordi e che devono essere condotte dai sordi in prima persona perché noi viviamo il dramma dell’esclusione sociale dovuta alle barriere della comunicazione.

Le sfide che l’E.N.S. e i sordi devono ancora condurre sono innumerevoli, solo elencarle farebbero tremare i polsi a chiunque ma basta rivolgersi allo sguardo rassicurante di Magarotto per ritrovare quell’energia necessaria ad affrontare, senza paura, ogni sfida.

Il modo migliore per onorare la figura di Antonio Magarotto è, dunque, continuare a combattere per l’E.N.S. e per i sordi: oggi come ieri, domani come oggi e ancor di più!

Grazie papà dei sordi!

Il Presidente Nazionale
Giuseppe Petrucci


Antonio Magarotto, il Papà dei Sordi Italiani
10 maggio 1966 – 10 maggio 2016

L’ENS nasce nel settembre del 1932 a Padova – per iniziativa del grande uomo che fu Antonio Magarotto, considerato a giusto titolo Papà dei Sordi Italiani da tutte le persone sorde.

Fu per sua geniale intuizione che nacque l’Ente Nazionale per la protezione e l’assistenza dei Sordi – Onlus così come lo conosciamo oggi, un Ente che ha saputo raccogliere la Sua grande eredità e che con grande energia seppe unire laddove c’era divisione e diede l’impulso a fondere le diverse realtà associative presenti in Italia, con l’obiettivo di costituire un Ente unico in rappresentanza di tutte le persone sorde.

Antonio Magarotto nasce a Pojana Maggiore (VI) il 30-06-1891, figlio di un farmacista padovano, diventa sordo all’età di 3 anni a seguito di una meningite.

Frequenta le scuole elementari all’Istituto Tommaso Pendola di Siena, torna in famiglia a 15 anni dedicandosi poi all’arte grafica, fino a diventare insegnante, con specializzazione in linotipia.

La condizione delle persone sorde è sempre stata molto difficile, relegate ai margini della società e senza alcuna tutela. Si pensi che l’obbligatorietà dell’istruzione per i “sordomuti” venne sancita solo con L. 31 dicembre 1923, n. 3126 e l’opera di Magarotto fu eccezionale proprio in quanto inserita in un contesto veramente complesso. Egli credette sin da subito nella necessità di dare pari dignità sociale, culturale e umana alle persone sorde, consapevole che era giunto il momento di andare oltre la frammentarietà delle singole aggregazioni sociali e territoriali attive ad inizi del secolo creando, arrivando alla creazione di un unico Ente sotto la cui tutela e protezione i sordi potessero organizzarsi e lottare per i propri diritti.

Maturando velocemente e sulla propria pelle una profonda coscienza delle enormi barriere della comunicazione che affrontano le persone sorde nella vita quotidiana Egli seppe colmare le divisioni organizzando il celebre raduno nel 1927 a Padova, cui seguì lo storico "Primo Raduno Nazionale dei Sordomuti nel 1932, nonché nel 1935 il Primo Raduno Internazionale.

Eventi di enorme portata per la comunità sorda che divenne in quelle date storiche consapevole di un cammino intrapreso che avrebbe condotto alla fondazione dell’ENS quale Ente Morale di tutela e rappresentanza delle persone sorde in virtù delle Leggi di successiva emanazione L. 12 maggio 1942, n. 889 e 21 agosto 1950, n. 69.

Magarotto si batté inoltre con grande forza, con altri grandi personalità dell’epoca, per l’abolizione del il sordomuto e il cieco dalla nascita giunti all'età famigerato art. 340 del vecchio codice civile vigente allora, approvato con R.D. 25 giugno 1865, nr. 2358, che riteneva “il sordomuto e il cieco dalla nascita, giunti all’età maggiore, si reputeranno inabilitati di diritto eccettoché il tribunale li abbia dichiarati abili a provvedere alle cose proprie”.

Proprio per dimostrare le capacità e potenzialità delle persone sorde, in un atto che oggi chiameremmo di empowerment, fondò a Padova nella sua casa di Riviera Paleocapa e a sue spese la prima scuola di Arte Grafica per Sordomuti. Una Scuola in cui si dedicò all’istruzione nella linotipia per gli allievi sordi, che al termine della formazione venivano collocati al lavoro nelle diverse realtà tipografiche del territorio.

Per le sue innumerevoli attività, passione e dedizione ricevette numerose onoreficenze e titoli, tra cui la laurea Honoris causa di dottore in Scienze Umanistiche ricevuta dal Gallaudet College di Washiongton DC, la nomina a Cavaliere della Corona d’Italia, a Grande Ufficiale, l’onorificenza di Cavaliere della Gran Croce, commenda di San Silvestro, placca argentea.

Quando Papà Magarotto si spense il 10 maggio 1966 lasciò un grande vuoto incolmabile, ma una enorme passione ed eredità che tutti i Sordi Italiani sono invitati a raccogliere nelle tante battaglie che affrontiamo per l’uguaglianza e i diritti umani e sociali.

(per ulteriori approfondimenti sulla vita e sulle opere di A. Magarotto cfr. “La storia dell’Ente Nazionale Sordomuti”.

Il lungo cammino della Comunità Sorda Italiana, 2004)