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Dom05052024

Ultimo aggiornamento23:24:39

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OPZIONI
BASILICATA

BASILICATA, Lavoro PDL Falotico su parità diritti cittadini non udenti.

basilicata


"Interventi per la parità di accesso dei cittadini non udenti alla pubblica amministrazione regionale", questa la pdl del consigliere Falotico, sottoscritta da Mollica, Navazio, Braia, Romaniello, Gaudiano, Scaglione e Mazzeo Cicchetti

"La proposta di legge – ha spiegato Falotico - interviene a sostegno della realizzazione di una effettiva parità di accesso ai servizi della pubblica amministrazione regionale per i cittadini non udenti, attraverso la predisposizione di condizioni atte a realizzare l'informazione e la comunicazione fra l'amministrazione medesima per l'inserimento lavorativo ed i sordomuti, stimati in Basilicata in circa 1000 cittadini. Perno dell'iniziativa - ha continuato - che afferma ex lege il diritto ad una relazione con la pubblica amministrazione regionale in condizioni di parità rispetto ai cosiddetti 'normodotati' pur nell'ambito delle misure espressamente previste in legge e della disponibilità di bilancio, è l'introduzione nella amministrazione. regionale di professionalità (attraverso reperimento dall'esterno, con le modalità previste dalla legislazione vigente, o attraverso iniziative formative, fermo restando il rispetto dei vincoli posti a tali voci di spesa dalla normativa statale e, per i primi tre anni di attuazione, comprendenti anche l'annualità relativa all'anno di approvazione della legge, l'invariabilità dei costi a carico del bilancio regionale, data dalla compensazione degli stessi con le minori uscite correlate alla messa in quiescenza di pari numero di unità di personale avente lo stesso inquadramento economico) abilitate all'utilizzo della 'lingua italiana dei sordi', in grado di praticare quel bilinguismo nella comunicazione istituzionale necessario ad una piena integrazione nel processo comunicativo medesimo dei cittadini utenti non udenti".

"Lo scopo – ha aggiunto Falotico – è, dunque, quello di attrezzare la Regione, anche minimamente, e i suoi enti dipendenti, ma anche le strutture del sistema sanitario regionale più 'esposte' al contatto con il cittadino, il mondo della scuola e quello dell'orientamento e dell'inserimento lavorativo (queste ultime realtà attraverso specifici progetti previsti espressamente dai piani e programmi regionali di settore, ovvero il Piano Socio sanitario regionale ed il Programma di Cittadinanza solidale), a colloquiare con i non udenti, attraverso quella Lis per il cui riconoscimento quale lingua ufficiale (e lingua lo è, avendo una sua connotazione nazionale, una propria specifica sintassi e una propria morfologia che non possono assolutamente derubricarla a mera trasposizione 'visiva' del linguaggio parlato) dei sordomuti italiani (inserita nel novero delle lingue minori riconosciute dalla "Carta europea delle lingue regionali o minoritarie", adottata dal Consiglio d'Europa a Strasburgo il 5 novembre 1992) è in corso di esame alla camera dei Deputati uno specifico provvedimento".

"La proposta di legge – ha sottolineato Falotico – prevede, pertanto, specifiche iniziative per l'utilizzo della Lis nei rapporti fra Regione ed enti dipendenti con i cittadini, ma anche fra Sistema sanitario regionale, scuola e mondo dell'orientamento ed inserimento lavorativo e rispettivi utenti. Ulteriore iniziativa prevista, la realizzazione di informazione istituzionale per mezzo della Lis e del bilinguismo, nell'ambito dell'attività informativa che la Regione è tenuta a realizzare ai sensi della vigente normativa. Da segnalare, infine, come la valutazione dell'efficacia della legge sia rimessa ad un'attività di monitoraggio nel quale vengono a pieno titolo coinvolte le principali associazioni di rappresentanza e tutela dei non udenti. Per la prima attuazione della legge qui proposta nel corso, nonché per le due annualità successive, non si prevedono costi aggiuntivi a carico del bilancio regionale, avendo disposto che: l'eventuale reperimento alle piante organiche di Giunta, Consiglio ed enti dipendenti avvenga attraverso le risorse stanziate per la sostituzione del personale posto in quiescenza, nel rispetto delle norme che dettano vincoli alle Regioni in materia; gli eventuali costi di formazione del personale in servizio all'uso della Lis e del bilinguismo avvenga a carico delle risorse previste per la formazione del personale; gli interventi sul sistema sanitario e sul sistema scolastico e dell'inserimento e orientamento al lavoro siano a carico delle risorse previste per la realizzazione della pianificazione di settore; le iniziative in campo informativo avvengano a valere sulle risorse previste per l'attuazione dei piani di informazione e comunicazione di Giunta e Consiglio regionale. La copertura finanziaria dell'attuazione della legge – ha concluso Falotico - a valere dalla quarta annualità successiva a quella di approvazione è rimessa alle scelte che saranno assunte in sede di formazione e approvazione della legge di bilancio".