Ente Nazionale Sordi - ONLUS

ads-468x60-SITI-ENS1

Ven17052024

Ultimo aggiornamento23:24:39

Corriere RSS:

Font Size

Profile

Direction

Menu Style

OPZIONI
REGGIO-EMILIA


Reggio Emilia, 22 gennaio 2015 Conferenza Stampa Progetto SOS SORDI

app-sos-sordi1

La rivoluzione che non si vede – Cecità, la rivoluzione hi-tech.

Un servizio di emergenza per le persone sorde. Il protocollo d'intesa è stato sottoscritto ieri fra la questura (rappresentata dal questore Isabella Fusiello) e l'Ente nazionale per la protezione e l'assistenza dei sordi (presieduto da Aldo Valpiani e che annovera 160 associati).

 

 Davvero ingegnoso il meccanismo ideato: l'accesso al servizio avviene tramite apposite applicazioni, sviluppate per il sistema operativo Apple e Android, da installare su dispositivi mobili di ultima generazione (smartphone e tablet). Tutto ciò permette alle persone non udenti di inviare richieste d'emergenza alla sala operativa della questura, tramite una mail (indirizzata a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. ) corredata di dati preimpostati a dir poco preziosi: tipo di richiesta, dati del richiedente, posizionamento geografico da cui è partita la richiesta d'emergenza e dati di eventuali interpreti o parenti da contattare.

La mail di emergenza perviene così su di un computer appositamente dedicato e il poliziotto – avvisato da un segnale acustico – può predisporre un immediato intervento, inviando una Volante. E' l'utente ad indicare nel messaggio il tipo di richiesta di soccorso (ladri in casa, aggressione, atti violenti) che sono ben visualizzati nel servizio con vignette esplicative su cui cliccare.

 

«Le persone sorde sono cittadini come tutti gli altri – ha commentato il questore – ma con un enorme svantaggio comunicativo-relazionale che impedisce l'utilizzo dei normali canali di accesso alla comunicazione a all'informazione per il normale svolgimento delle attività quotidiane. Le persone sorde sono costrette a rivolgersi a parenti, amici o estranei anche per poter effettuare semplici telefonate: in una situazione di emergenza ciò diviene ancor più problematico. Da queste valutazioni è scaturita la necessità di garantire l'autonomia della persona con disabilità».