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ENS Lombardia: Progetto di legge “Disposizioni per la promozione della lingua dei Segni italiana

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Relazione audizione III Commissione – Regione Lombardia - In data 13 giugno 2016 si è tenuta presso Regione Lombardia l'audizione in merito al PDL n. 218 di iniziativa consiliare per quanto in oggetto. Il Presidente Fabio Rolfi della Commissione III  ha invitato a presenziare con potere consultivo anche le commissioni VII e I.

Presenti in qualità di auditi:

Dott. Renzo Corti Presidente dell'Ente Nazionale Sordi ENS – Onlus – Consiglio Regionale Lombardia

Dott. Stefano Cattaneo Direttore Pio Istituto dei Sordi di Milano

Dott.ssa Emilia Bonadonna Tinelli Alfa Onlus

Dott. Elio Parodi Afa Cantù

Dott.ssa Tiziana Basso Aguav Varese

Dott. Umberto Ambrosetti Policlinico Milano

Assolutamente chiara l'esposizione dello stato dell'arte del PDL da parte del Presidente Rolfi e del relatore, il consigliere regionale  Federico Lena, che hanno poi passato la parola ai presenti e poi sintetizzato in chiusura quando hanno dato la possibilità di una ulteriore replica.

In sintesi le indicazioni fornite in prima persona dal Presidente Corti:

Il Progetto di Legge di promozione della LIS, riguarda il riconoscimento di una lingua che appartiene ad oltre  35.000 persone sorde in Italia (sono attualmente 43.000 i sordi che usufruiscono della indennità di comunicazione e quindi sono riconosciuti sordomuti in riferimento alla legge 381/70), e a 5000 persone in Lombardia su 6400. Non vogliamo però farne un discorso di numeri, crediamo in generale che tutte le persone vadano tutelate e non discriminate (d'altronde quale indice dice che i sordi segnanti costituiscono una minoranza? Analogamente i sordi in grado di utilizzare l'induzione magnetica sono pochi visto che non tutti gli apparecchi acustici sono in grado di sfruttare questo sistema).

Auspico che Regione Lombardia arrivi al riconoscimento perché è tra le regioni più avanzate ma in questo ha lasciato il passo a ben altre 5 regioni italiane che l'hanno già riconosciuta. Inoltre l'Italia è il fanalino di coda dell'Europa essendo l'unico paese oltre al Lussemburgo che non è ancora arrivato al riconoscimento, nonostante le indicazioni della convenzione ONU per i diritti delle persone sorde, le risoluzioni del parlamento europeo e la ratifica della convenzione da parte dello Stato Italiano.

L'ENS è assolutamente consapevole dell'evoluzione che ha interessato le protesi acustiche digitali negli ultimi anni e che, ricordiamo, usa anche la maggior parte dei sordi segnanti (che comunque comunica con la LIS: il disegno di legge deve avere come obiettivo il riconoscimento e la promozione di una lingua e non degli strumenti tecnologici che già esistono e per i quali esistono già appositi finanziamenti e criteri di erogazione).

Il PDL e in generale l'ENS non osteggiano ne impianti cocleari ne i sordi che si esprimono con il linguaggio verbale e non conoscono la LIS. Segnaliamo inoltre che l'ENS è assolutamente aperto e disponibile a condividerla e ad insegnarla ad eventuali persone sorde oraliste abituate alla lettura labiale e ad esprimersi con linguaggio verbale che, ad un certo punto della loro vita ed esperienza, per qualsiasi motivo, sentano il bisogno di avvicinarsi ad essa. La utilizziamo anche per sordi con molteplici altre patologie, per i sordo ciechi  e per esempio per i down o gli autistici, per chiunque ne possa trarre beneficio avendo un problema legato alla comunicazione. Non costruiamo muri e non vediamo tutto o bianco o nero, siamo persone e siamo consapevoli dell'esistenza di sordità profondamente diverse e che necessitano di soluzioni comunicative differenti, ma tutte devono essere adeguatamente tutelate e al momento nel panorama della sordità l'unica vera esigenza è il riconoscimento della LIS in quanto esistono canali di finanziamento e Assessorati regionali che già pongono l'attenzione su mezzi e strumenti tecnologici.

È vero che negli ultimi anni si registrano progressi audiologici, tecnologici e riabilitativi e che a tal fine è importante che la diagnosi e l'intervento siano precoci (anche l'acquisizione della LIS ha più valore se fatta precocemente). Ma già gli ospedali applicano protocolli per lo screening pre natale, e i centri di audiovestibologia realizzano interventi di impianto cocleare, non è necessario che tutto ciò rientri i n questa Legge...esiste già.

L'interprete LIS è in grado di trasmettere non solo i contenuti della comunicazione ma anche tutti gli altri aspetti ulteriori che agli udenti consentono di sentirsi integrati e partecipi della comunicazione in atto: le espressioni di un bravo interprete possono donarci la tonalità della voce, la velocità del suo segnato ci indica quella del parlante. Bisogna ricordare che l'interprete ci offre una comunicazione che è linguistica in un senso ampio cioè portatrice di tutti quegli elementi anche extra verbali che caratterizzano appunto la comunicazione a 360°. Inoltre l'interprete LIS è una figura professionali riconosciuta all'interno del Quadro Regionale degli Standard Professionali di Regione Lombardia

La sottotitolazione, pur essendo spesso utile, non fornisce la stessa gamma di informazioni. Crediamo fortemente nella importanza per ognuno di scegliere cosa è meglio per sé. Evidenzia che il progetto di legge presentato mira a promuovere la lingua dei segni (LIS) ma senza nulla togliere ad altri interventi tesi ad assicurare la rimozione delle barriere della comunicazione, anzi, lo spirito che anima l'ENS e il disegno di legge è proprio l'inderogabilità della libertà di scelta, nella accezione che solo laddove esiste un ventaglio di possibilità sia verosimile soddisfare le esigenze e necessità più diverse.

La LIS tattile è fondamentale per le persone sordo – cieche fornendo loro lo strumento privilegiato capace di metterle in contatto con un mondo altrimenti assolutamente estraneo. La proposta di legge riguarda anche questo.

In ambito educativo la LIS viene utilizzata per dotare di uno strumento di comunicazione bambini (non necessariamente sordi) affetti dalle più disparate patologie che ne abbiano compromesso la capacità di comunicare verbalmente. La LIS è una potenzialità! L'ENS e la proposta di legge non contrastano le esigenze dei bambini sordi con genitori udenti che in molti casi  non conoscono la LIS; crediamo che ognuno debba avere la possibilità di scegliere liberamente per la propria vita ma fino a quando la LIS non verrà riconosciuta questa opportunità non potrà dirsi effettiva.

L'ENS crede nel bilinguismo. Io parlo e segno a seconda del momento, della mia necessità, della situazione. Sarebbe da folli pensare che solo la LIS sia in grado di consentire una piena integrazione dei sordi segnanti nella società. I segnanti utilizzano la lingua dei segni (o in via teorica a loro dovrebbe essere concesso di utilizzarla e a questo deve mirare la legge) per accedere con maggiore facilità alle conoscenze e all'informazione e per costruire attraverso il possesso di una lingua una identità forte, ma d'altra parte devono leggere il labiale e imparare ad esprimersi verbalmente e per iscritto, al meglio delle loro possibilità. Colgo l'occasione per ricordare quanto l'assenza di un feedback uditivo infici e renda difficoltoso il parlato, e per questo relaziono a voi parlando, per farvi capire l'impegno e la fatica che ciò comporta per me!) . "

E in sintesi le indicazioni fornite dalle altre Associazioni presenti:

Bonadonna auspica che i fondi regionali contemplati dalla legge non vengano poi utilizzati per l'organizzazione di corsi LIS di basso spessore qualitativo e a tal proposito fa rifermento alla scarsa qualità a suo parere degli assistenti alla comunicazione del progetto ViviLis. Ribadisce l'importanza che le persone sorde abbiano totale conoscenza della lingua italiana e l'importanza dello screening uditivo neonatale nei punti nascita

Ambrosetti: ribadisce l'importanza della ricerca scientifica e l'alto livello oggi raggiunto in ambito di implantologia cocleare.

Parodi evidenzia l'importanza dell'induzione magnetica e il risparmio in termini di costi rispetto all'utilizzo di interpreti di lingua dei segni, asserendo di aver fornito al presidente Rolfi i preventivi per tale predisposizione.

Cattaneo evidenzia la pluralità delle situazioni legate alla sordità e quindi l'importanza che le varie soluzioni possano essere contemplate nella legge.

Il Presidente Corti chiede e ottiene di far visionare il breve video "Il viaggio intorno al mondo", una sorta di intervista a due ragazze che vivono la sordità in modi diversi ma entrambi assolutamente da rispettare: una segnante e l'altra oralista ....un video che evidenzia l'importanza di poter liberamente scegliere lo strumento comunicativo più congeniale alla propria persona o alla situazione.

 

Cordiali saluti

Il presidente del Consiglio Regionale ENS Lombardia
Renzo Corti

Dott.ssa Valeria Bollani
Responsabile  Segreteria

ENTE NAZIONALE PER LA PROTEZIONE E L'ASSISTENZA DEI SORDI ENS  - ONLUS
Consiglio Regionale della Lombardia
Via Boscovich 38- 20124 Milano
Tel. 02 20401836
Fax. 02 20520239